Non appena la sua mano si poggiò sulla mia gamba e iniziò a scorrere in modo lento e attento, le lacrime iniziarono a riempire i miei occhi. La mente tentò di trattenerle, ma il tocco così presente e “sicuro” al quale il mio corpo non era abituato lo travolse in un’onda di sensazioni quasi sconosciute. Sentivo sicurezza e rispetto.
Le lacrime si tramutarono in un misto di commozione e paura. Commozione di sentire per la prima volta per davvero il mio corpo e paura di non poter essere in grado di reggere delle sensazioni così intensamente piacevoli.
Questo fu uno dei primi passi verso la guarigione dal trauma sessuale. Un trauma del quale ero consapevole, ma che allo stesso tempo negavo con tutta me stessa. Soltanto dopo aver approfondito e capito come funziona il trauma, ho compreso che il mio sminuirlo, il tentare di non vederlo e incolpare me stessa perché forse avevo fatto qualcosa per farlo succedere era un mero istinto di sopravvivenza. A volte vergognarsi del trauma ci rende in qualche modo ancora più paralizzati che il trauma stesso.
Può accadere che le persone quando hanno rapporti intimi e cominciano a sentire l’eccitazione diventano terrorizzate o spente. Il tocco può supportare il risanamento del sistema nervoso e consentire alle persone di accedere a più facilità, piacere e vitalità.
Quando pratichiamo nuovi modi di respirare, muoversi e interagire con il tatto il sistema nervoso si riorganizza. Apprende come sentire, fidarsi e seguire il proprio impulso interiore al piacere, alla felicità e vitalità nello stesso tempo ritraendosi da ciò che è sbagliato. Possiamo co-creare nuove esperienze che contraddicono i sentimenti di impotenza generati dal trauma e allenarci a percepire un senso di scelta nelle reazioni fisiche e nelle sensazioni. Il nostro corpo sa come sbarazzarsi del trauma e può dirci quello che ci serve per farlo se impariamo ad ascoltarlo.
Impiegando tecniche tattili più creative e dando attenzione alle sensazioni, possiamo imparare a sentire il nostro corpo dall’interno e a godere di ogni fase dell’eccitazione. Possiamo allenare il nostro sistema nervoso per accogliere l’intensità erotica in modo da poter sperimentare sempre più piacere.
Pian piano anche i muri costruiti dalla vergogna, dal non sentire il diritto al piacere iniziano a sgretolarsi e lasciare spazio al piacere. Prima probabilmente riusciremo a riceverlo in piccole dosi, ma man mano che il corpo si abitua riusciremo ad espandere la nostra paletta colorata di sensazioni piacevoli.